Delebio (mt.
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Delebio fu uno dei primi in Valtellina a diventare comune, nel 1204.
Già alla fine dell'800 il Besta lo descriveva come un "borgo
non umile, commerciante e industrioso".
Così è anche oggi questo paese alle porte di Valtellina,
con la sua lunga tradizione industriale che oggi dedica molta attenzione
alla cura del territorio e della sua tipicità.
Bellissime passeggiate sono alla portata di tutti: il paese si trova allo
sbocco della Val Lesina, salendo anche le vecchie mulattiere che portano
ai maggenghi e poi via, per un'escursione fino al monte Legnone, a quota
2612, da dove si può scendere in Valsassina attraverso i sentieri.
Proprio quei maggenghi tanto belli alla vista spingono a gustare i formaggi
che si producono: è ancora vivo il concetto di agricoltura e di
allevamento del bestiame, come ricorda la Casera di Delebio, che offre
l'opportunità di acquistare ottimi prodotti tipici.
E se gli amanti della buona tavola non rimarranno delusi da questo paese,
nemmeno gli estimatori dell'arte non se ne andranno delusi; la Chiesa
di San Carpofono, del '400, a una sola navata custodisce due affreschi
di Gavazzeni (XIX secolo): la Vergine con il Bambino e la Madonna delle
Grazie e due tele di Giuseppe Petrini(XVIII).
Ancora è possibile ammirare le vecchie cesure, con recinti alti
più di due metri.
Di grande importanza storica anche l'Oratorio di San Gerolamo, del XVIII
secolo e dello stesso periodo Palazzo Peregalli, caratterizzata da un
interno impreziosito da decorazioni a stucco.
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